NEWS
NORMATIVA
GENDER EQUALITY: LA NUOVA UNI PDR 125/2022
E’ stata pubblicata finalmente la prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 che definisce criteri, prescrizioni tecniche ed elementi funzionali alla certificazione della parità di genere. E’ ora di progredire, gente.
Il divario di genere rappresenta da sempre un ostacolo a un vero progresso maturo nella gestione delle risorse umane a livello aziendale.
Molte organizzazioni si sono dotate di sistemi di responsabilità sociale (ad esempio SA8000) ma ben poche hanno approcciato la tematica della parità di genere in modo sistemico e controllato.
La Gender Equality rappresenta una delle principali previsioni contenute nel PNRR nel quadro della priorità trasversale relativa alla parità di genere e a tal proposito la certificazione Uni PdR 125:2022 supporta il rispetto dei requisiti normativi e favorisce la rendicontazione sulla situazione di impiego maschile e femminile che la Legge 162 di novembre 2021 (Legge Gribaudo) ha reso obbligatoria per tutte le aziende, pubbliche e private, con più di 50 dipendenti.
Si tratta di uno strumento che ha l’obiettivo di incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree che presentano maggiori criticità, come le opportunità di carriera, la parità salariale a parità di mansioni, le politiche di gestione delle differenze di genere e la tutela della maternità, oltre che supportare un percorso di cambiamento culturale nelle organizzazioni e nella Società, necessario per raggiungere una più equa parità di genere superando la visione stereotipata dei ruoli, attivando la grande risorsa dei talenti femminili per stimolare la crescita economica e sociale del Paese.
La prassi di riferimento definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede la strutturazione e adozione di un insieme di indicatori prestazionali (KPI) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni.
La Certificazione per la Parità di Genere Uni PdR 125:2022 è applicabile a qualsiasi tipo di Organizzazione, sia del settore privato, pubblico o senza scopo di lucro, indipendentemente dalle dimensioni e dalla natura dell’attività.
Non solo: le aziende che si certificheranno ai sensi della Uni PdR 125:202 struttureranno un proprio sistema di gestione dell’inclusione, non solo per mostrare il proprio impegno sul tema Gender Equality, ma anche per determinare e monitorare precisi obiettivi per il miglioramento. Questo permetterà di acquisire un importante vantaggio competitivo sul mercato. Negli ultimi anni, infatti, è stata posta particolare attenzione sulla capacità inclusiva delle aziende, scoprendo che le aziende che hanno maggiore successo sono quelle che al loro interno riescono a creare e mantenere un modello di lavoro che punti con decisione sull’inclusività.
Pertanto la Uni PdR 125:2022 rafforza l’immagine e la reputazione aziendale consentendo anche di accedere a sgravi fiscali fino a 50mila euro e a premialità nella partecipazione a bandi italiani ed europei.
NORMATIVA
Sistema di gestione per la parità di genere tra PdR 125:2022, sostenibilità e Certificazione Performance
Colmare il gender gap nel mercato del lavoro e raggiungere l’uguaglianza di genere sono obiettivi ben definiti da tempo: dalle linee guide internazionali, alla normativa nazionale, all’Agenda 2030. Di recente sono stati ribaditi dal PNRR con la Missione V relativa alla coesione e l’inclusione sociale e dal così detto PNRR 2, il D.L. n. 36/2022 che prevede un approfondimento sulla Certificazione della parità di genere.
Per ottenere un cambiamento reale è necessario integrare i principi di parità di genere con gli obiettivi aziendali, individuare adeguati sistemi di gestione delle Risorse Umane, standard di misurazione, modalità efficaci di reporting e certificazione dei risultati conseguiti.
Prassi di Riferimento UNI/PdR 125:2022
La Prassi di Riferimento UNI/PdR 125:2022 definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere.
Le organizzazioni che intendono valorizzare la parità di genere hanno la necessità di implementare un modello gestionale e un piano d’azione allineato alle disposizioni introdotte dalla UNI/PdR125:2022.
La UNI/PdR 125:2022 prevede la misurazione, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi al genere nelle organizzazioni attraverso l’utilizzo di specifici indicatori di performance (KPI).
Individua 6 aree di indicatori:
- Cultura e strategia
- Governance
- Processi HR
- Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda
- Equità remunerativa per genere
- Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro
Le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere promuovono innovazione e performance aziendale, facilitando la misurazione degli stati di avanzamento e la predisposizione di adeguati sistemi di reporting, con riferimento anche ad una eventuale certificazione di terza parte.
Certificazione della parità di genere
La legge n. 162/2021, ha portato alcune modifiche al D.lgs. n. 198/2006, il Codice delle pari opportunità e ha introdotto dal 1^ gennaio 2022, per le imprese con più di 50 dipendenti, la nuova Certificazione della parità di genere.
Il nuovo articolo 46bis Certificazione della parità di genere: "1. A decorrere dal 1° gennaio 2022 è istituita la certificazione della parità di genere al fine di attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.
2. Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delegato per le pari opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro dello sviluppo economico, sono stabiliti:
a) i parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere da parte delle aziende di cui all'articolo 46, commi 1 e 1-bis, con particolare riferimento alla retribuzione corrisposta, alle opportunità di progressione in carriera e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche con riguardo ai lavoratori occupati di sesso femminile in stato di gravidanza;
b) le modalità di acquisizione e di monitoraggio dei dati trasmessi dai datori di lavoro e resi disponibili dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
c) le modalità di coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e dei consiglieri di parità regionali, delle città metropolitane e degli enti di area vasta di cui alla legge 7 aprile 2014, n. 56, nel controllo e nella verifica del rispetto dei parametri di cui alla lettera a);
d) le forme di pubblicità della certificazione della parità di genere".
Rapporto biennale sulle pari opportunità
Le nuove regole relative alle modalità di redazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private sono previste dal decreto 29 marzo 2022 del Ministero del Lavoro.
Il rapporto biennale sulla parità di genere da quest’anno è obbligatorio per le aziende con più di 50 dipendenti. Le aziende sotto i 50 dipendenti possono inviare un rapporto su base volontaria, in relazione alle modalità di partecipazione alle gare pubbliche.
La prima scadenza sarà il 30 settembre 2022 e poi a regime il 30 aprile. E’ prevista la modalità di trasmissione per via telematica.
Reporting di sostenibilità
La parità di genere è un tema trasversale a molti obiettivi dell’Agenda 2030 e al PNRR.
Oggi il mercato e tutti i portatori di interesse richiedono una maggiore integrazione delle informazioni economiche e finanziarie, proprie del bilancio d’esercizio, con informazioni non economiche e finanziarie e una rinnovata attenzione agli impatti sociali ed ambientali ed alla certificazione di qualità.
Una strategia di buon governo facilita l’adozione di sistemi di gestione delle Risorse Umane e di organizzazione del lavoro moderni ed innovativi, piani di welfare aziendale e lavoro agile. Consente di agire concretamente, ottenere risultati reali e comunicarli in modo efficiente ed efficace attraverso un sistema integrato di reporting di sostenibilità.
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GENDER EQUALITY: LA NUOVA UNI PDR 125/2022
E’ stata pubblicata finalmente la prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 che definisce criteri, prescrizioni tecniche ed elementi funzionali alla certificazione della parità di genere. E’ ora di progredire, gente.
Il divario di genere rappresenta da sempre un ostacolo a un vero progresso maturo nella gestione delle risorse umane a livello aziendale.
Molte organizzazioni si sono dotate di sistemi di responsabilità sociale (ad esempio SA8000) ma ben poche hanno approcciato la tematica della parità di genere in modo sistemico e controllato.
La Gender Equality rappresenta una delle principali previsioni contenute nel PNRR nel quadro della priorità trasversale relativa alla parità di genere e a tal proposito la certificazione Uni PdR 125:2022 supporta il rispetto dei requisiti normativi e favorisce la rendicontazione sulla situazione di impiego maschile e femminile che la Legge 162 di novembre 2021 (Legge Gribaudo) ha reso obbligatoria per tutte le aziende, pubbliche e private, con più di 50 dipendenti.
Si tratta di uno strumento che ha l’obiettivo di incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree che presentano maggiori criticità, come le opportunità di carriera, la parità salariale a parità di mansioni, le politiche di gestione delle differenze di genere e la tutela della maternità, oltre che supportare un percorso di cambiamento culturale nelle organizzazioni e nella Società, necessario per raggiungere una più equa parità di genere superando la visione stereotipata dei ruoli, attivando la grande risorsa dei talenti femminili per stimolare la crescita economica e sociale del Paese.
La prassi di riferimento definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede la strutturazione e adozione di un insieme di indicatori prestazionali (KPI) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni.
La Certificazione per la Parità di Genere Uni PdR 125:2022 è applicabile a qualsiasi tipo di Organizzazione, sia del settore privato, pubblico o senza scopo di lucro, indipendentemente dalle dimensioni e dalla natura dell’attività.
Non solo: le aziende che si certificheranno ai sensi della Uni PdR 125:202 struttureranno un proprio sistema di gestione dell’inclusione, non solo per mostrare il proprio impegno sul tema Gender Equality, ma anche per determinare e monitorare precisi obiettivi per il miglioramento. Questo permetterà di acquisire un importante vantaggio competitivo sul mercato. Negli ultimi anni, infatti, è stata posta particolare attenzione sulla capacità inclusiva delle aziende, scoprendo che le aziende che hanno maggiore successo sono quelle che al loro interno riescono a creare e mantenere un modello di lavoro che punti con decisione sull’inclusività.
Pertanto la Uni PdR 125:2022 rafforza l’immagine e la reputazione aziendale consentendo anche di accedere a sgravi fiscali fino a 50mila euro e a premialità nella partecipazione a bandi italiani ed europei.
NORMATIVA
Sistema di gestione per la parità di genere tra PdR 125:2022, sostenibilità e Certificazione Performance
Colmare il gender gap nel mercato del lavoro e raggiungere l’uguaglianza di genere sono obiettivi ben definiti da tempo: dalle linee guide internazionali, alla normativa nazionale, all’Agenda 2030. Di recente sono stati ribaditi dal PNRR con la Missione V relativa alla coesione e l’inclusione sociale e dal così detto PNRR 2, il D.L. n. 36/2022 che prevede un approfondimento sulla Certificazione della parità di genere.
Per ottenere un cambiamento reale è necessario integrare i principi di parità di genere con gli obiettivi aziendali, individuare adeguati sistemi di gestione delle Risorse Umane, standard di misurazione, modalità efficaci di reporting e certificazione dei risultati conseguiti.
Prassi di Riferimento UNI/PdR 125:2022
La Prassi di Riferimento UNI/PdR 125:2022 definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere.
Le organizzazioni che intendono valorizzare la parità di genere hanno la necessità di implementare un modello gestionale e un piano d’azione allineato alle disposizioni introdotte dalla UNI/PdR125:2022.
La UNI/PdR 125:2022 prevede la misurazione, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi al genere nelle organizzazioni attraverso l’utilizzo di specifici indicatori di performance (KPI).
Individua 6 aree di indicatori:
- Cultura e strategia
- Governance
- Processi HR
- Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda
- Equità remunerativa per genere
- Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro
Le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere promuovono innovazione e performance aziendale, facilitando la misurazione degli stati di avanzamento e la predisposizione di adeguati sistemi di reporting, con riferimento anche ad una eventuale certificazione di terza parte.
Certificazione della parità di genere
La legge n. 162/2021, ha portato alcune modifiche al D.lgs. n. 198/2006, il Codice delle pari opportunità e ha introdotto dal 1^ gennaio 2022, per le imprese con più di 50 dipendenti, la nuova Certificazione della parità di genere.
Il nuovo articolo 46bis Certificazione della parità di genere: "1. A decorrere dal 1° gennaio 2022 è istituita la certificazione della parità di genere al fine di attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.
2. Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delegato per le pari opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro dello sviluppo economico, sono stabiliti:
a) i parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere da parte delle aziende di cui all'articolo 46, commi 1 e 1-bis, con particolare riferimento alla retribuzione corrisposta, alle opportunità di progressione in carriera e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche con riguardo ai lavoratori occupati di sesso femminile in stato di gravidanza;
b) le modalità di acquisizione e di monitoraggio dei dati trasmessi dai datori di lavoro e resi disponibili dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
c) le modalità di coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e dei consiglieri di parità regionali, delle città metropolitane e degli enti di area vasta di cui alla legge 7 aprile 2014, n. 56, nel controllo e nella verifica del rispetto dei parametri di cui alla lettera a);
d) le forme di pubblicità della certificazione della parità di genere".
Rapporto biennale sulle pari opportunità
Le nuove regole relative alle modalità di redazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private sono previste dal decreto 29 marzo 2022 del Ministero del Lavoro.
Il rapporto biennale sulla parità di genere da quest’anno è obbligatorio per le aziende con più di 50 dipendenti. Le aziende sotto i 50 dipendenti possono inviare un rapporto su base volontaria, in relazione alle modalità di partecipazione alle gare pubbliche.
La prima scadenza sarà il 30 settembre 2022 e poi a regime il 30 aprile. E’ prevista la modalità di trasmissione per via telematica.
Reporting di sostenibilità
La parità di genere è un tema trasversale a molti obiettivi dell’Agenda 2030 e al PNRR.
Oggi il mercato e tutti i portatori di interesse richiedono una maggiore integrazione delle informazioni economiche e finanziarie, proprie del bilancio d’esercizio, con informazioni non economiche e finanziarie e una rinnovata attenzione agli impatti sociali ed ambientali ed alla certificazione di qualità.
Una strategia di buon governo facilita l’adozione di sistemi di gestione delle Risorse Umane e di organizzazione del lavoro moderni ed innovativi, piani di welfare aziendale e lavoro agile. Consente di agire concretamente, ottenere risultati reali e comunicarli in modo efficiente ed efficace attraverso un sistema integrato di reporting di sostenibilità.